Il monte è costituito da quarziti scistose con intrusioni di quarzo ed è ricoperto da una fitta vegetazione composta prevalentemente da lecci, corbezzolo, lentisco, fillirea, rosmarino ed erica. La fauna selvatica è quella tipica della macchia mediterranea, con una esuberante presenza di cinghiali.

Sulla cima della montagna sono presenti i resti dell'antico castello di Monteforte di cui sono rimaste tracce delle fondamenta. Nel punto più elevato, da giugno ad ottobre, è presente una postazione di vedetta dell'apparato antincendi regionale dalla quale è possibile controllare una porzione di territorio di notevole vastità che spazia dal golfo dell'Asinara alla piana di Alghero, sino alle alture di Sennori ed Osilo.

Alle falde del monte, lungo la strada provinciale 18, è presente la borgata de La Corte.

Fonte: https://it.wikipedia.org/

Il Monte Forte è un rilievo montuoso situato nella Nurra, che fa parte amministrativamente del comune di Sassari, da cui dista una trentina di chilometri. Con i suoi 464 metri di altezza costituisce il punto più alto di tutta la Nurra, dalla cui sommità la visuale spazia dalla Corsica al limbara, da Monte Ra su a capo Marrargiu. Il monte è costituito da quarziti scistose con intrusioni di quarzo ed è ricoperto da una fitta vegetazione composta prevalentemente da lecci, corbezzolo, lentisco, fillirea, rosmarino ed erica, e la fauna selvatica che lo popola è quella tipica della macchia mediterranea, con notevole presenza di cinghiali.

Per raggiungere questo monte, si parte da La Corte con la strada bianca chiamata strada Vicinale monte Forte, che porta fino ad una sella, che la separa dalla punta Canistreddu, sulla quale è situato il ponte radio dell'ENAV con la forma di una enorme sfera visibile da quasi tutta la Nurra.

Dalla punta Canisteddu, una sterrata breve ed abbastanza ripida porta nel punto più elevato, nel quale da giugno ad ottobre è presente una postazione di vedetta dell'apparato antincendi regionale, dalla quale è possibile controllare una porzione di territorio di notevole vastità che spazia dal golfo dell'Asinara alla piana di Alghero, sino alle alture di Sennori ed Osilo. La guardiola antincendio è posizionata sopra le rovine dell'antico Castello di Monteforte un Castello medievale riconducibile a Mariano II d'Arborea, del quale sono rimaste, però, soltanto poche tracce delle fondamenta o di alcuni vani.

A Sassari, nel Museo Archeologico ed Etnografico Giovanni Antonio Sanna, è conservata un'epigrafe proveniente da questo Castello, che ricorda il giudice Mariano II d'Arborea e il Castellano Betini Nazari de lanfranchi, restauratori della rocca nel 1259 o nel 1274. Proseguendo, passata la guardiola antincendio della forestale, la sterrata continua in direzione della Rocca della Bagassa, un toponimo misterioso che getta forse qualche sospetto, a distanza di secoli, sulla moglie del Castellano Betini Nazari de lanfranchi.

Fonte: https://www.lamiasardegna.it/sassaricosta.htm