La miniera piombo-argentifera dell'Argentiera (conosciuta fin dai tempi romani) si trova nella costa della Nurra, una regione nella parte nord-occidentale della Sardegna, nel territorio del comune di Sassari. Nei primi anni dell'800 ebbe una certa notorietà per essere stata interessata dalle ambizioni di ricchezza, resesi poi vane, del "grande" Honoré de Balzac.

L'attività industriale ebbe invece inizio nel settembre del 1867 ad opera della prima concessionaria, la marchesa Angela Tola di San Saturnino. Preoccupata per le difficoltà gestionali e per i mancati profitti, la marchesa fu costretta a passare la mano nel 1870 alla "Société Anonyme Minière et Métallurgique Sardo-Belge" e, successivamente (1872), alla "Compagnia Generale delle Miniere". 

Con i nuovi concessionari, le attività estrattive avrebbero consentito il conseguimento di risultati gestionali interessanti, soprattutto grazie alla presenza di tecnici di valore come l'ingegnere Eugenio Marchese. Oltre al prolungamento delle gallerie ed al miglioramento della logistica interna, venne costruito, nei pressi degli impianti minerallurgici del soprasuolo, anche un piccolo borgo con le abitazioni per le diverse centinaia di famiglie dei minatori e dei tecnici ed i servizi civili. Venne anche realizzato un pontile nella rada di San Nicolo per il carico via mare del minerale estratto.

foto-S-Sernagiotto-archivio-PGSAS
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Nel 1886 la miniera venne ceduta alla "Società di Correboi" che, per impulso del suo patron, il finanziere genovese Andrea Podestà, conobbe un periodo di grande impulso produttivo e, soprattutto, fu interessata da un importante ammodernamento delle strutture produttive e di quelle residenziali. Nel 1924 il controllo del capitale della "Correboi" venne acquisito dalla società italo-francese "Pertusola" che la gestirà fino al 1963, allorché verrà chiusa per "esaurimento del giacimento".

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Comune di Sassari

Tel: +39 079 2008072

Sito web: www.argentierasassari.it

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foto-S-Sernagiotto-archivio-PGSAS
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