SASSARI. Una donna con la sciarpa avvolta intorno al viso e sulla testa, le mani a cercare un po' di calore dalla brace che riempie un grosso contenitore di latta. Il cenone di Capodanno (anche se a Palmadula c'era ben poco da festeggiare) lo hanno fatto lì, davanti a quella porta sbarrata. E la prima messa del 2013 padre Alberto l'ha celebrata per strada.
E sul destino dell'ufficio interviene anche il consigliere del Psd'Az Era: «Invece di trasferire gli sportelli l'azienda dovrebbe potenziare i servizi».
A Palmadula si presenta ancora una volta il segno di una società che trascura le periferie nel nome di un'attività di riorganizzazione che tende ad agire non curandosi delle esigenze reali della popolazione.
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