per presentare il piano particolareggiato del borgo minerario. Un'occasione unica che arriva dopo quarant'anni di attesa.

Il piano particolareggiato dell'Argentiera è l'unico e solo strumento urbanistico in grado di offrire un'opportunità di sviluppo turistico dell'antico borgo minerario. È quanto ha dichiarato ieri pomeriggio il Sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau durante l'incontro con la circoscrizione e gli abitanti delle borgate nella sede circoscrizionale di Palmadula. Insieme al primo cittadino, il vice Sindaco, Gavino Zirattu, l'Assessore ai Lavori Pubblici, Piero Nurchis e i tecnici dell' Ufficio del Piano che hanno illustrato, così come già fatto in precedenza con gli abitanti della borgata di Tottubella, le linee guida del piano particolareggiato dell'Argentiera.

La borgata mineraria è infatti classificata, così come Tottubella e il centro storico di Sassari, centro matrice, come previsto dal P.P.R., il Piano Paesaggistico Regionale. Lo studio realizzato dai tecnici del piano, gli architetti Francesco Dettori e Mario Virdis, parte da una dettagliata analisi storica del borgo che tiene ovviamente conto della straordinaria vocazione turistica dell'Argentiera, e dei lavori attualmente in corso che riguardano in particolare l'antico Pozzo Podestà, l'area della Laveria e il parcheggio della Plata.

Il piano particolareggiato fotografa nel dettaglio l'esistente e stabilisce quale tipo di intervento può essere realizzato all'interno della borgata costiera. Le aree di intervento previste riguarderanno in primo luogo la riqualificazione delle attrezzature turistico – culturali già esistenti, in particolare la vecchia Laveria, il pozzo Podestà dedicato al Museo della macchine e il pozzo Ada, le attrezzature turistico – ricettive come l'Ostello e il centro di accoglienza, le attrezzature ricreative e del tempo libero, la mobilità con spazi pubblici e i servizi e infine il sistema residenziale privato.

Per l'area di intervento dedicata alle strutture ricettive il modello da seguire sarà quello dell'albergo diffuso, uno sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale, perché si limita a recuperare, ristrutturare e a mettere in rete l'esistente. L'Argentiera si presta molto anche ad un tipo di turismo alternativo che consente la realizzazione di un centro di accoglienza per visitatori attrezzati per la realizzazione di nuovi punti di belvedere e ristoro e strutture per l'intrattenimento e gli spettacoli. Le linee guida del piano prevedono anche un intervento sulla mobilità con la realizzazione di ztl, parcheggi di attestamento e residenziali, piazze, strade pedonalizzate e aree verdi che dovranno prevedere essenze rigorosamente autoctone. Per ciò che riguarda il sistema residenziale privato, il piano prevede interventi mirati sul tessuto urbano da riqualificare. Lo studio ha individuato trenta isolati all'interno del borgo, trenta unità urbanistiche che potranno essere recuperate attraverso un restauro completo degli edifici esistenti. La classificazione delle abitazioni, compresi i ruderi, consente ai privati di poter realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauri conservativi e ristrutturazioni di edilizia interna.

La borgata dell'Argentiera è inserita nel Parco Geominerario della Sardegna per questo il PPR prevede volumetrie aggiuntive destinate alla ricezione alberghiera, quelle abitative sostanzialmente non verranno cambiate ma solo riqualificate. A breve verrà diffuso tra gli abitanti anche un questionario per accogliere istanze e suggerimenti, in particolare eventuali esigenze di volumetrie integrative legate alla gestione degli spazi interni.