Ero bambino negli anni '60 quando ci andavo con mio padre e già  si aveva la percezione di un luogo abbandonato da tutti. Nei '70, più grande e autonomo, ci andavo con gli amici a prendere un caffè nell'unico bar presente. Si viveva un senso di abbandono da parte delle istituzioni che è, purtroppo, ancora vivo e presente tutt'oggi. Ho vissuto questa sensazione (da cittadino che risiede ormai da anni in un luogo abbastanza distante) quando questa estate ho visto la gradinata che era stata restaurata pochi anni fa, essere chiusa e non più usata per accedere alla spiaggia.

Pochi anni fa il comune di Sassari fece il restauro conservativo della gradinata, un'iniziativa, a mio parere, lodevole perché metteva al sicuro una struttura creata con una iniziativa imprenditoriale degli anni '80 che aveva creato una sorta di colata di cemento dall'incerta stabilità. La struttura fu inaugurata in pompa magna dall'amministrazione che l'aveva realizzata.

Giardini, illuminazione notturna, tutto molto bello, ma, a quanto ho visto negli anni successivi, non fu prevista nessuna azione di gestione e manutenzione. Ecco che allora in poco tempo si sono seccate le essenze messe a dimora nelle aree destinate a giardino, perché, senza irrigazione, lo sappiamo, nessuna pianta può sopravvivere.

La sciagurata scelta di utilizzare dei pali di acciaio COR-TEN (ammesso che lo siano veramente) ci porta ora ad osservare, nei pali delle ringhiere, una forte ossidazione e degrado della struttura metallica, i pali sono completamente "marci di ruggine", il cemento è volgarmente "sporco di ruggine", una situazione che dovrebbe indurre alla totale sostituzione con l'inevitabile ulteriore spesa di denaro pubblico. Questa situazione è un pessimo biglietto da visita per i turisti (quest'anno tanti) che vengono a visitare l'Argentiera.

E' una situazione che andrebbe sanata, perché, come dico sempre, siccome le cose non si fanno da sole, dovrebbero essere i cittadini, insieme a chi li rappresenta in consiglio comunale, ad impegnarsi in prima persona, ad essere attivi verso la propria amministrazione e fare lobby per difendere i propri interessi.

Personalmente, nel mio piccolo, sono a disposizione.

La notizia sul quotidiano La Nuova Sardegna